Padre Fabio è in italia per formazione alle Suore guanelliane.

Pubblichiamo quindi un contributo per l'omelia di oggi a firma di Padre Ermes Ronchi

31ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  anno B

31ª Domenica del Tempo Ordinario – anno B

4 Novembre 2012

Amare Dio per amare l'umanità

A merai Dio con tutto il tuo cuore. Amerai il prossimo tuo come te stesso. Che cosa c'è al cen­tro della fede? Ciò che più di ogni cosa dona felicità al­l'uomo: amare. Non obbe­dire a regole né celebrare ri­ti, ma semplicemente, me­ravigliosamente: amare.

Gesù non aggiunge nulla di nuovo rispetto alla legge an­tica: il primo e il secondo co­mandamento sono già nel Libro. Eppure il suo è un co­mando nuovo. La novità sta nel fatto che le due parole fanno insieme una sola pa­rola, l'unico comandamen­to. L'averli separati è l'origi­ne dei nostri mali.
La risposta di Gesù inizia con la formula: shemà Israel, ascolta popolo mio. Fa te­nerezza un Dio che chiede: «Ascoltami, per favore. Vo­glimi bene, perché io ti amo. Amami!» Invocazione, desi­derio di Dio. Cuore del co­mandamento, sua radice è un'invocazione accorata, non una ingiunzione. Dio prega di essere amato.
Amare «è tenere con tene­rezza e passione Dio e l'uo­mo dentro di sé: se uno a­ma, l'altro è come se dimorasse dentro di lui» (A. Ca­sati). Amare è desiderio di fare felice qualcuno, coprir­lo di un bene che si espan­de oltre lui, va verso gli altri, inonda il mondo... Amare è avere un fuoco nel cuore.
Ma amare che cosa? Amare l'Amore stesso. Se amo Dio, amo ciò che lui è: vita, com­passione, perdono, bellez­za. Amerò ogni briciola di cosa bella che scoprirò vici­no a me, un atto di corag­gio, un abbraccio rassicu­rante, un'intuizione illumi­nante, un angolo di armo­nia. Amerò ciò che Lui più a­ma: l'uomo, di cui è orgo­glioso.
Ma amare come? Metten­dosi in gioco interamente, cuore, mente, anima, forza. Gesù sa che fare questo è già la guarigione dell'uomo. Perché chi ama così ritrova l'unità di se stesso, la sua pienezza felice: «Questi so­no i comandi del Signore vostro Dio... Ascolta, o I­sraele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice' (Dt 6,1-3).
Non c'è altra ri­sposta al desiderio profon­do di felicità dell'uomo, nes­sun'altra risposta al male del mondo che questa soltan­to: amare.
Ama il tuo prossimo come te stesso. Quasi un terzo co­mandamento: ama anche te stesso, insieme a Dio e al prossimo. Come per te ami libertà e giustizia così le a­merai anche per tuo fratel­lo, sono le orme di Dio. Co­me per te desideri amicizia e dignità, e vuoi che fiori­scano talenti e germogli di luce, questo vorrai anche per il tuo prossimo. Ama questa polifonia della vita, e farai risplendere l'imma­gine di Lui che è dentro di te. Perché l'amore trasforma, ognuno diventa ciò che a­ma. Se Lo amerai, sarai si­mile a Lui, cioè creatore di vita, perché «Dio non fa al­tro che questo, tutto il gior­no: sta sul lettuccio della partoriente e genera» (M. Eckhart). Amerai, perché l'amore genera vita sul mondo.

padre Ermes Ronchi