Omelia sul Vangelo
1ª Domenica di Avvento – Anno A
1 Dicembre 2013
padre Ermes Ronchi
Tacere, adorare, godere
E non si accorsero di nulla.
Vivevano senza profezia e senza mistero, gli uomini ai tempi di Noè, «mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito». Nulla di male, è la vita semplice, è semplicemente vivere, tentando di rispondere alla comune domanda di felicità. Infatti Gesù non denuncia ingiustizie, eccessi o vizi, racconta però una esistenza solo quotidiana, un quotidiano senza rivelazione: per questo «non si accorsero di nulla». Invece «ha fede " scrive Bernanos " chi ha scoperto la carica di rivelazione del quotidiano, l'epifania racchiusa nell'istante».
Omelia sul Vangelo
2ª Domenica di Avvento – Anno A
IMMACOLATA CONCEZIONE
8 Dicembre 2013
Circostanze
Sono lo spartito di Dio le circostanze.
Quest’anno la Seconda d’Avvento coincide con la Solennità dell’Immacolata e invece di pensarla come una mescolanza sovrapposta di due cose distinte facciamo la prova di leggere il Vangelo dell’Annunciazione alla luce del Tempo di Avvento.
Il quadro
Una donna, con le sue strade aperte, abbastanza abituali: un uomo, una casa, il prevedibile futuro di una ragazza ebrea dei monti di Galilea. Tutto in qualche modo predisposto e indirizzato, con una sua intuibile traiettoria, senza apparenti germi del di più che quella storia avrebbe poi vissuto.
Ma viene Dio. Che ha pensato un’altra cosa e la mette sul piatto, davanti al sentire stupito di Maria. La sua meraviglia davanti alla proposta dice la sua ignoranza dell’evento; la sprovvedutezza rispetto alla chiamata. Sarà disponibile, certo; ma stupita.
Questo è l’Avvento di Dio. Viene Lui e fa balenare una possibilità: ci stai, Maria?