1918 – 94 anni fa

L’Italia celebra la fine della Prima Guerra mondiale.

Anche i Servi della Carità furono duramente provati da questa guerra e don Guanella ne sentì fin dall’inizio, nel 1914, grande dolore.

Si noti che una parte consistente della giovane Congregazione dei Servi della Carità, il 17% pari a 23 confratelli su 134 fu chiamato a servizio sotto le armi: 9 perpetui, 6 temporanei e 8 addetti. Tre non torneranno più dalla guerra, morendo sul campo: il sacerdote Giovanni Anessi e i due chierici Ludovico Laini e Giuseppe Milesi; altri tre fratelli laici perpetui -Giuseppe Bonaccorsi, Lorenzo Colombo e Carlo Tamassia- in quelle vicende oscure della guerra smarrirono le ragioni della loro vocazione.

Interessante e commovente la storia -che sarà dettagliata a suo tempo- della fondazione guanelliana di Stimianico in Cernobbio, con la Cappella dedicata alla Madonna della Pace, come voto contro la guerra che don Guanella volle fare, incaricando l’amico pittore Giacomo Mantegazza di raffigurare la Vergine della Pace per la pala d’altare della sua Casa. Purtroppo oggi chiusa…!


Memoria di San Carlo Borromeo

Don Guanella ne fu speciale devoto, tanto da additarlo tra i patroni secondari anche per i suoi religiosi. Ne ammirava soprattutto lo stile pastorale ricco di afflato spirituale: un bell’esempio, secondo lui, di azione-contemplazione.

Forse è tra le notizie meno conosciute della produzione letteraria di don Guanella, ma celebrandosi il 3 Novembre 1884 il terzo centenario della morte di san Carlo Borromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano e cardinale, don Luigi Guanella volle partecipare ai festeggiamenti presentando una biografia del santo:

NOVE FERVORINI IN PREPARAZIONE ALLE FESTE

DELTERZO CENTENARIO DI SAN CARLO BORROMEO.

Vi lavorò probabilmente durante l'estate precedente (forse nel mese di Agosto) e la completò entro l'8 Settembre dello stesso 1884.

L'obiettivo dell'A., come in altre sue biografie, è di suggerire gli aspetti essenziali della santità del personaggio; a partire da pochi dati storici che gli sembrano più significativi, egli sviluppa la biografia come un discorso catechetico, quasi una scuola di santità per tutti.

La fonte del lavoro è GiovanniPietroGiussano, Istoria della vita, virtù, morte e miracoli di sanCarloBorromeo, pubblicata nel 1610, anno della canonizzazione, e riprodotta in seguito più volte: don Guanella la richiama direttamente più volte.

Don Luigi fece stampare il libro a Milano nel 1884 (Tipografia Eusebiana Editrice, cm13×9, 102 p.); il permesso di pubblicazione Admittitur / JosephBossiParochus / CensorEcclesiasticus, senza luogodata, è nell'ultima pagina di testo.

Una seconda edizione, curata nel 1922 da don Leonardo Mazzucchi, apparve alle pp.135-226 di un unico volume che comprende anche Sulla tomba dei morti(Como,Scuola Tip.Casa Divina Provvidenza, = Bibliotechina di operette ascetico-morali di D. Luigi Guanella, n. 2, 226 p.); una terza edizione fu stampata nel 1930, alle pp.169-258 di Luce di Santi. S. GottardoVescovo, S. GirolamoEmiliani, S. Rocco, S. CarloBorromeo. PiiRiflessi e Preghiere, Como, Casa Divina Provvidenza, = Bibliotechina di operette ascetico-morali di D. Luigi Guanella, n. 24, 262 p.

Immediatamente dopo Nove fervorini in preparazione alla feste del terzocentenario di sanCarlo Borromeodon Luigi pubblicò un altro opuscolo, sempre dedicato a San Carlo Borromeo:

UNA PAGINA DI DOTTRINA E DI STORIA NELLA CHIESAPROTESTANTE

AL CONFRONTO DI ALTRA PAGINADI DOTTRINA E DI STORIA

NELLA CHIESA CATTOLICAOMAGGIO ALLE FESTE CENTENARIE DI SAN CARLO BORROMEO

Don Luigi Guanella pubblicò questo opuscolo dichiarando di essere preoccupato per i "novelli attentati di invasioni protestanti" (p. 357). Il testo è infatti caratterizzato da forte tono apologetico antiprotestante, che l'A. sostenne con le argomentazioni della controversistica cattolica della sua epoca. Esso è diviso in due capitoli: il primo traccia a grandi linee la storia delle eresie di Lutero, Enrico VIII, Zwingli e Calvino; nel secondo vi è uno schizzo storico del Concilio di Trento intrecciato con la vita di san Carlo, presentato come ideatore ed attuatore del concilio stesso.

La fonte del primo capitolo, esplicitamente richiamata a p. 357, è René-François Rohrbacher, Storia universale della Chiesa cattolica dal principio del mondo fino ai dì nostri, XII, Torino, Giacinto Marietti, 1869, 3a ed.; le notizie del secondo capitolo sono state riscontrate su Giovanni Pietro Giussano,Vita di san Carlo Borromeo, 2 vol., Milano, Tipografia di Gaetano Motta,1821, 568 p., 566 p., fonte anche del precedente opuscolo su san Carlo (cfr. p.304).

Nessun esemplare della prima edizione è stato conservato; il testo pubblicato deriva da una trascrizione a mano su un quaderno che al termine porta l'autenticazione Concordat cum originali tipis edito; a proprietario postulato. Exemplar hoc constat pag. 56. / Como, 17/3/929 / Sac. Eugenius Gaviraghi / Notarius Actuarius(Archivio Guanelliano, Como).

La seconda edizione, curata da don Leonardo Mazzucchi, apparve nel 1931 alle pp.111-149 del volume La divina Provvidenza presente nei fatti della storia e della cronaca (Como, Casa Divina Provvidenza, = Bibliotechina di operette ascetico-morali di D. L. Guanella, n. 33, 230 p.), insieme agli altri opuscoli guanelliani Uno sguardo alla Chiesa militante e Un fiore di riviera sparso sui campi delle attuali calamità.